Tutto quello che c'è da sapere per godersi Venezia come i veneziani

St Mark's square from the water

Alcune vecchie città vi affascineranno con il loro splendore sbiadito - una miriade di dettagli sparsi a raccontare storie di gloria antica e orgoglio presente. Alcuni villaggi vi incanteranno con il loro carattere - lastricati di pietra vissuta a ricoprire viottoli pedonali, fiori colorati che si sporgono da vasi alle finestre, e panni stesi che fluttuano al vento neanche fossero vele. Alcune destinazioni d'arte vi ispireranno con la loro offerta culturale - capolavori a lasciarvi ammutoliti nei luoghi più inaspettati e una lista di gallerie e musei a sfidare qualsiasi programma di visita. Alcune località marittime vi tonificheranno - il sale nella brezza umida ad ingarbugliarvi i capelli e a sbriciolare l'intonaco agli angoli degli edifici. Alcuni luoghi emblematici susciteranno il vostro rispetto - orgogliosi residenti a paragonare le proprie radici al sangue blu mentre ogni giorno affrontano complicazioni infinite pur di restate nel loro adorato luogo di nascita.

E poi c'è Venezia, che farà tutto di cui sopra, e lo farà simultaneamente.

C'è un qualcosa di mitico in questa città, le cui palafitte probabilmente non furono mai piantate nel letto della laguna per resistere a secoli di acqua salsa, correnti marine, e oggi anche alle onde del traffico acqueo motorizzato. Per non menzionare il peso di pietra, marmo, e vetro di centinaia di palazzi sontuosi. Perché, contro ogni previsione, questo gruppo di isolette finì col diventare uno dei più ricchi e potenti centri d'Europa, un ruolo che mantenne per secoli.

L'aura leggendaria che avvolge Venezia le garantisce un posto fra le destinazioni da visitare almeno una volta nella vita: bisogna vederla di persona per crederci.

Ma la sua unicità significa anche che nessuno vi arriva completamente preparato, indipendentemente dalla quantità di ricerche fatte in previsione della visita.

Cosa me lo fa dire? Il fatto che sono nata e cresciuta dall'altra parte del ponte che collega Venezia alla terraferma (e senza il quale il resto del mondo sarebbe un'isola a parere dei veneziani), ho vissuto lì per vari anni mentre frequentavo l'università e facevo i primi lavoretti, ho famigliari che ancora vi risiedono, e la visito regolarmente. Eppure spesso mi imbatto in qualcosa che non avevo anticipato.

Per tutta la mia vita Venezia mi ha al contempo meravigliata e messa alla prova, e ho il sospetto che farà lo stesso con voi.

Ma la buona notizia è che la mia pluridecennale relazione con la città ha prodotto una ricetta di tattiche e approcci che in genere risultano in una visita molto soddisfacente. E sono qui per condividere questa ricetta con voi.

Continuate a leggere per scoprire i miei migliori consigli per godersi Venezia e viverla come solo i veneziani sanno fare.

Indice

 

Siate consapevoli delle stagioni turistiche e pianificate di conseguenza

Non tutti godiamo di totale flessibilità nello scegliere i nostri periodi di vacanza, ma è comunque sempre una buona idea conoscere le stagioni turistiche delle nostre destinazioni e arrivare con aspettative realistiche.

ALTA STAGIONE

All you need to know to enjoy Venice like a local - Venetian window with red flowers
All you need to know to enjoy Venice like a local - St Mark's column surrounded by tourists seen from the bell tower

Venezia riceve la maggior parte dei suoi visitatori fra giugno e settembre.

In questo periodo, il clima tende ad essere caldo, umido, e spesso afoso, con temperature massime fra i 30 e i 35 gradi. Il mio consiglio è di indossare abiti leggeri e cappelli per ripararsi dal sole, e avere sempre una bottiglia d'acqua a portata di mano. Tenete a mente che le zone di ombra e gli spazi verdi scarseggiano, quindi cercate di alternare periodi all'aperto con visite a musei e negozi. Prodotti anti-zanzare sono utili alleati, specialmente se avete in programma di godervi qualche cena all'aperto; ma ricordatevi di applicarli prima di arrivare al ristorante per non contaminare la cena degli altri tavoli!

Un'altra fase di alta stagione si apre intorno al periodo del Carnevale, il tradizionale evento annuale che si celebra nelle due settimane prima della quaresima, e durante il quale si possono indossare costumi e maschere. I giorni più importanti (e più affollati) sono le domeniche, l'ultimo giovedì (giovedì grasso), e l'ultimo giorno (martedì grasso). Il clima dipende dal mese in cui ricadono le celebrazioni ma tende ad essere invernale o appena primaverile. Potete trovare le date correnti del Carnevale nel sito ufficiale dell'evento.

Per definizione, alta stagione significa alti numeri di visitatori. In estate sarete spesso circondati da una moltitudine di altri corpi sudanti (il 90% dei quali sono altri turisti) che vi contenderanno l'angolino all'ombra, la veduta famosa, il pezzo di pizza al trancio. Aspettatevi code alle maggiori attrazioni, intasamenti nelle calli più strette, e spesso un bel po' di frenesia attorno ai luoghi da fotografare.

Ma non disperate. Potete saltare le code ai musei e alle varie attrazioni comprando su Tiquets i biglietti di ingresso "salta la fila" (indispensabili per Basilica di San Marco e Palazzo Ducale), e organizzare il vostro programma di visita di conseguenza. Ci sono biglietti cumulativi che vi permettono di saltare la fila in più attrazioni, oppure potete prenotare l'ingresso a luoghi individuali.

Inoltre gli affollamenti tendono a concentrarsi intorno ai posti più conosciuti, ma una volta visti quelli si possono sempre trovare aree più rilassate se si sa dove cercare. Leggere il prossimo punto vi metterà sulla strada giusta.

Un ultimo aspetto da tenere a mente se avete in programma una visita di Venezia fra maggio e settembre è la tassa di ingresso di 5 Euro recentemente introdotta a carico di chi arriva in città fra le 8:30 e le 16:00 in alcuni week end di alta stagione. Se pernottate all'interno della municipalità (che include anche località quali Mestre e Marghera) siete esenti dal pagamento, ma dovete comunque ottenere l'esenzione formale attraverso il sito di Venezia Unica.

Se invece pernottate altrove, in questa pagina dello stesso sito potete verificare se nelle vostre date di visita è richiesto il pagamento della tassa, ed eventualmente cominciare la relativa procedura.

BASSA STAGIONE

All you need to know to enjoy Venice like a local - gondola stall on a winter sunset
All you need to know to enjoy Venice like a local - foggy canal in winter with iron bridge

Gran parte delle difficoltà legate all'alta stagione svanisce in inverno, che porta con sé molti benefici e solo qualche svantaggio. Non posso nascondere che questo è il mio periodo preferito per visitare Venezia: nella stagione fredda la città diventa un sogno romantico dai tratti un po' nostalgici, ed è quasi impossibile non innamorarsene. I profili di distanti campanili emergono misteriosamente dalla nebbia, l'alone dorato dei lampioni ondeggia riflesso sulle superfici silenziose dei canali, la pietra delle calli e gli antichi marmi alle pareti di chiese e palazzi scintillano della pioggia fina. Potrebbe fare freddo e sarà sicuramente un periodo umido, ma senza l'obbligo di prenotare ristoranti o di comperare biglietti dei musei in anticipo, avrete la libertà di decidere a piacimento quando e dove trovare riparo. E poi non c'è malinconia invernale che non possa essere curata in un bacaro (leggete un po' oltre per saperne di più).

Senza le folle di turisti potrete vedere Venezia per quello che è davvero, un capolavoro dell'ingegno umano che incanta ad ogni angolo con le sue storie affascinanti. Noterete dettagli, prenderete decisioni spontanee, e vedrete i veneziani godersi la loro città temporaneamente riscattata dalle masse.

Se sapete accettare la stagione, non vi pentirete di aver scelto l'inverno per visitare Venezia.

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Esplorate prima degli altri e oltre ai soliti sospetti

Venezia è un sentimento, un'atmosfera, non una lista di vedute famose da collezionare. Vi priverete della possibilità di carpirne l'essenza se limiterete i vostri vagabondaggi solo alle aree di Piazza San Marco e Rialto e alle principali arterie cittadine. Questo è particolarmente vero se arrivate in alta stagione, quando è quasi garantito che troverete folle e chiasso nei luoghi famosi e difficilmente beneficerete di un'esperienza davvero immersiva.

Se volete davvero sentir battere il cuore di Venezia, vi consiglio due strategie:

- a meno che non sia bassa stagione, svegliatevi presto, ben prima che arrivi l'ondata dei visitatori giornalieri (che, secondo uno studio dell'Università Ca' Foscari, costituirebbero i due terzi delle presenze). E per presto intendo MOLTO presto, abbastanza da mettere piede fuori dal vostro hotel poco dopo l'alba - o anche prima! Potrebbe sembrarvi eccessivo, ma se riuscite a superare le iniziali difficoltà dell'alzata, vi prometto che vedrete la città nella sua luce migliore, e anzi potreste stupirvi di quanta attività ci sia già in quelle ore. È un incantevole momento del giorno per gironzolare e gustare Venezia nella sua versione più tranquilla, fresca, e ordinata.

- estendete le vostre passeggiate a tutta la città. Più vi spingete oltre alle enclavi turistiche attorno a Piazza San Marco e al ponte di Rialto, più vi avvicinate alla Venezia autentica. Non solo troverete un po' di sollievo dall'atmosfera commerciale che disturba alcune delle attrazioni più iconiche, ma il diradarsi delle orde vi porterà anche un po' di tranquillità, vi farà rallentare il passo, e vi permetterà di focalizzare l'attenzione su ciò che conta: l'unicità del luogo, i suoi dettagli, la sua energia. E potrete osservare la vera quotidianità di quella che è, nonostante le apparenze, ancora una città abitata.

All you need to know to enjoy Venice like a local - laundry hanging across an alleyway
All you need to know to enjoy Venice like a local - two women and children rowing a boat on a Venetian canal

Nei principali sestieri (come vengono chiamati i quartieri veneziani) residenziali di Cannaregio, Castello, e in parte a Dorsoduro, potrete gustarvi scene di signore che scambiano confidenze da un balcone all'altro, barche a remi che silenziosamente percorrono i canali, studenti che bevono Spritz a metallici tavoli traballanti, bambini che giocano a calcio nei campi, signori attempati nei bar che discutono di politica davanti ad un caffè o ad un'ombra (bicchierino) di vino, madri che agilmente spingono passeggini su e giù per i ponti, e nonne che fanno la spesa in qualche panificio o negozio di alimentari. Certo, i palazzi non sono i più sfarzosi e l'architettura non è grandiosa come in altre zone, ma i ristoranti non hanno prezzi turistici e servono pietanze autentiche, i musei sono piacevolmente tranquilli, e i residenti sono cordiali.

E se volete provare qualcosa di ancora diverso, salite a bordo di un vaporetto per l'isola motorizzata del Lido, dove sontuosi alberghi d'altri tempi ne attestano il passato da destinazione balneare aristocratica. Oggi le lunghe spiagge sabbiose offrono un po' di sollievo dalla calura estiva, mentre la nobiltà hollywoodiana si nasconde dai paparazzi nei vecchi hotel durante l'annuale Mostra del Cinema.

Un'altra efficace strategia per andare oltre i soliti sentieri battuti è quella di unirsi ad un giro guidato nella Venezia segreta, in cui guide locali vi condurranno ad alcuni angoli affascinanti della città, vi introdurranno alle sue antiche usanze, e vi narreranno le storie che si nascondono dietro a dettagli apparentemente anonimi. E se vi piacciono misteri e racconti tetri, troverete pane per i vostri denti nei tour a tema noir. Il folklore veneziano mi meraviglia costantemente: anche dopo tutti questi anni, mi imbatto in leggende e tradizioni curiose di cui non ero a conoscenza.

Basatevi nella Venezia vecchia

Al crescere dei prezzi delle sistemazioni e dei numeri di visitatori, negli ultimi anni sono aumentate anche le prenotazioni alberghiere sulla terraferma a ridosso di Venezia. Località come Mestre e Marghera, situate sul lato opposto del ponte che conduce alle isole veneziane, offrono opzioni di pernottamento economiche ma in contesti non proprio pittoreschi.

Io sono nata a Mestre e i miei genitori vi abitano ancora, ma ho un consiglio per voi: non fatelo. Chi visita Venezia solo in giornata, anche se vi si reca per più giorni di fila, si lascia sfuggire l'occasione di una visita davvero autentica.

All you need to know to enjoy Venice like a local - sunrise view over the Grand Canal

Se pernottate in terraferma comincerete le vostre giornate con un viaggio in autobus o in treno solo per raggiungere i punti di accesso alla città. Vi priverete della gioia di uscire dal vostro alloggio mettendo piede sulle vecchie pietre del lastricato nella fresca arietta mattutina, l'aroma del caffè che si sparge dai bar per le calli, e i richiami dei gabbiani che sostituiscono il rumore del traffico stradale. Un'altra esperienza che vale la pena è quella offerta da Venezia di sera, quando le folle si diradano e la città brilla dell'alone soffuso dei lampioni e delle invitanti luci dei ristoranti.

Infine, se fate base sulla terraferma, le vostre esplorazioni giornaliere cominceranno sempre da uno degli estremi della città vecchia: o Piazzale Roma, il capolinea degli autobus, o la stazione ferroviaria di Santa Lucia. Di conseguenza, arrivare a zone dall'altro lato di Venezia come San Marco o Castello vi richiederà tempo, una bella scarpinata, o un costoso biglietto del vaporetto. Invece, se la vostra sistemazione è nella parte vecchia, sarete già dove conta, prima di chi è ancora per strada, e potreste perfino sbizzarrirvi nel prendere una direzione nuova ogni giorno.

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Mangiate ai bacari come i veneziani

Dimenticate la strategia di leggere i menù durante il giorno per scegliere il ristorante per la cena. A Venezia potete riempirvi la pancia dalla mattina alla sera con i cicchetti, piccole ma gustose porzioni di cibo che si possono trovare tutto il giorno in locali rustici e accoglienti chiamati bacari. Vari tipi di snack tipici sono offerti anche dalla maggior parte dei bar e in qualche ristorante. E nonostante qualcuno cerchi ogni tanto di “raffinare” questo tipo di cibo usando ingredienti insoliti che risultano in prezzi altrettanto insoliti, i cicchetti autentici hanno sempre prezzi abbordabili intorno ai €2 l'uno.

Rifocillarsi nei bacari è uno dei modi più genuini e deliziosi per apprezzare Venezia. Anzi, se non provate almeno uno di questi bocconi tipici, vi perderete uno degli elementi basilari nella vita e cultura veneziane.

Il tipo più comune di cicchetto è una fetta di pane guarnita con un qualche ingrediente scelto fra una vasta gamma di opzioni; molte di queste sono opzioni di pesce (un cicchetto per antonomasia è quello col baccalà mantecato) ma c'è sempre qualche alternativa di carne o vegetariana. Altri tipi di cicchetti che troverete includono i tramezzini (panini triangolari di pane bianco morbido senza crosta farciti con maionese e un'ampia scelta di ingredienti), le polpette di pesce o di carne, mini panini con salumi vari, e anche porzioni contenute di piatti tradizionali quali le sarde in saor (sardine fritte su un letto di cipolla marinata con uvetta), seppie grigliate, polenta con musetto o con schie (minuscoli gamberetti) in salsa di pomodoro. Le scelte a disposizione sono davvero numerose e possono soddisfare la maggior parte dei palati. I vegetariani avranno meno opzioni, ma c'è sempre qualcosa pensato anche per loro. Lo so perché sono vegetariana e non resto mai a stomaco vuoto.

All you need to know to enjoy Venice like a local - eat cicchetti like a local at a bacaro
All you need to know to enjoy Venice like a local - the exterior of a bacaro by a bridge

Quando visito Venezia spesso mi fermo in svariati bacari durante il giorno e provo qualcosa di diverso ad ogni stop. Ma a volte finisco col restare in un locale che ha una vasta selezione di cicchetti e mi permette di sedermi e concludere la mia serata lì.

Voi potete seguire le mie strategie, oppure decidere di non fare necessariamente un pasto completo nei bacari, e fermarvi solo per uno spuntino veloce. E se vi attira un cicchetto ma avete già programmato di cenare in un ristorante, provatelo pure: le porzioni contenute non vi rovineranno di certo l'appetito.

Per una vera immersione in questa unica tradizione culinaria vi consiglio un bacaro tour in cui una guida esperta nel mondo dei cicchetti vi porterà nei locali più autentici della città, e vi solleverà dal compito di dover scegliere dove fermarvi e cosa ordinare.

Ho in programma di scrivere guide dedicate ad ogni sestiere veneziano, in cui includerò anche le mie cicchetterie preferite. Ma nel frattempo, i tour guidati sono sicuramente la scelta perfetta per un'introduzione al mondo dei bacari.

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Perdetevi

"Siamo già passate di qua!" ha esclamato la mia amica Delia con un'espressione affranta. Era la tarda notte di un sabato, e mezz'ora prima eravamo sbarcate sulle rive di San Marco di ritorno da una festa su una delle isole minori. Stavamo andando a casa al sestiere di Cannaregio. O meglio, stavamo cercando di andare a casa. Come Delia ha realizzato un secondo prima di me, avevamo appena completato un giro in tondo ed eravamo tornate al punto di partenza. Perse in una zona con cui non avevamo molta confidenza, non sapevamo che direzione prendere. Le luci fioche dell'illuminazione pubblica non erano di grande aiuto nel farci individuare la strada giusta e non lo era neanche la mancanza di locali aperti che avremmo altrimenti potuto utilizzare come punti di riferimento. Ma io ho trovato la situazione esilarante: la vecchia città si stava prendendo gioco di noi e stava trasformando la nostra passeggiata verso casa in un'avventura.

Alla fine siamo riuscite ad arrivare a destinazione, ma il procedere facendo attenzione ai nostri dintorni ci ha fatto apprezzare il tragitto e il contesto atmosferico della Venezia notturna molto più che se ci avessimo camminato attraverso senza farci caso.

All you need to know to enjoy Venice like a local - get lost - small bridge surrounded by buildinggs

Perdersi è una classica esperienza veneziana, e nessuno può davvero considerarsi esente dal farla. Con il suo denso dedalo di calli irregolari molto simili fra loro, Venezia può avere la meglio anche sulla gente del luogo, come il mio piccolo aneddoto può dimostrare.

A meno che non abbiate limiti di tempo, la cosa migliore da fare è arrendervi alla città e lasciarvi condurre attraverso il suo labirinto. E non preoccupatevi troppo di dove finirete: Venezia è estremamente sicura, e non c'è rischio di trovarsi in zone malfamate da cui poi non sapete come uscire.

In questa strategia di accettazione ci sono due vantaggi:

  • se non vi perdete, vedrete solo ciò che rientrava nei vostri programmi, ma se vi lasciate i percorsi prefissati alle spalle e vagate verso l'ignoto potete imbattervi in preziose scoperte quali una veduta inaspettata, un ristorantino nascosto, un incontro fortuito, o un qualche altro luogo speciale di cui solo i residenti sono a conoscenza. E a volte vi potrà perfino succedere di giungere lì dove avevate in programma di andare, solo che vi sarete arrivati in modo del tutto improvvisato. Rilassate le redini, siate spontanei, e vedrete dispiegarsi la magia di Venezia.

  • cerchiamo di essere pratici qui: tanto vale che vi godiate l'esperienza se, vi piaccia o meno, ci sono buone probabilità che ad un certo punto vi perdiate. Va tutto bene finché si segue la corrente principale del traffico pedonale, ma girare in una calletta laterale o fidarsi delle istruzioni di Google Maps per arrivare ad una certa destinazione vi può velocemente far perdere l'orientamento, e prima che possiate rendervene conto, il labirinto vi avrà già inghiottiti. E sì, avete letto giusto, Google Maps non è un alleato affidabile a Venezia.


Consiglio | Se vi siete persi e volete chiedere direzioni per il vostro alloggio, non provate neanche a dare l'indirizzo: quello è utile solo per i postini, ma per tutti gli altri non ha nessun significato. Gli indirizzi veneziani sono composti dal nome del sestiere ed un numero civico ma, senza l'indicazione di una calle o un campo, il modo in cui i numeri sono distribuiti nell'intero sestiere è un totale mistero. I veneziani scambiano direzioni dando il nome di calli, ponti, campi, ed esercizi commerciali. Quindi vi consiglio di memorizzare il nome di alcune calli, negozi, e ristoranti che sembrano avere rilievo nell'area della vostra sistemazione. La gente del luogo dovrebbe essere in grado di riconoscere quelli e mettervi sulla giusta strada.


Approfittate della gondola traghetto (o gondola da parada)

Con una superficie di soli 7,6 chilometri quadrati, Venezia non si può certo definire una grande città, e anche gironzolare senza meta al suo interno non vi farà mai finire in mezzo al nulla. Il mezzo al nulla semplicemente non esiste qui.

Tuttavia, non esistono nemmeno percorsi diretti, e spostarsi fra luoghi diversi di solito comporta uno zigzagare che inevitabilmente allunga le distanze. Inoltre, credo preferiamo tutti evitare di giungere ad un museo o un ristorante stanchi per la lunga camminata, o frustrati per le folle che ci hanno rallentato il passo. Quindi, quando la vostra destinazione è dall'altra parte della città, dovete rispettare un appuntamento (per esempio la prenotazione in un ristorante), o semplicemente non ne potete più di salire e scendere ponti, sapere quali mezzi avete a disposizione può esservi di grande aiuto.

Un sistema di vaporetti, motoscafi, e traghetti collega la maggior parte delle destinazioni all'interno della laguna veneziana. Questa è la vostra unica opzione di mezzo pubblico per raggiungere isole quali Murano, Burano, Torcello, Lido e Giudecca. Con velocità che arrivano al massimo a 15 km/h (ma il limite in Canal Grande è di 7km/h, quindi mettetevi comodi), i tragitti in vaporetto possono sembrare più tranquilli giri in barca piuttosto che veloci collegamenti per le vostre destinazioni. Se avete un orario da rispettare per il vostro arrivo, assicuratevi di prendere i mezzi con debito anticipo per andare sul sicuro ed evitare tragitti stressanti. Preparatevi anche a sborsare €9,50 per un biglietto di sola andata valido per 75'. Ci sono alcuni pass cumulativi per 24 ore, e per 2, 3, e 7 giorni che possono farvi risparmiare se pensate di prendere i mezzi regolarmente.

Il mio modo preferito di accorciare le distanze è la gondola traghetto (o gondola da parada), che collega in modo molto efficiente punti opposti lungo il Canal Grande e, così facendo, risolve uno dei rallentamenti principali nel muoversi a Venezia: l'esistenza di soli quattro ponti a varcare la maggiore via d'acqua in città. Di solito spostarsi fra sestieri che si affacciano sul Canal Grande comporta prima di tutto decidere quale dei quattro ponti conviene attraversare e come arrivarci, ma la gondola traghetto aggiunge quattro altri punti per giungere alla riva opposta, senza bisogno di un ponte. E costa solo €2 a persona (€0,70 per i residenti), un prezzo che a mio avviso non arriva neanche lontanamente a coprire lo spasso dell'esperienza. Manovrate da due veri gondolieri, queste versioni più grandi e spartane della classica gondola, prendono a bordo fino a dieci persone e le traghettano all'altra riva del canale, dove un altro gruppo di passeggeri aspetta il proprio turno per fare il viaggio inverso. Sceso il primo gruppo, monta il secondo e comincia il ritorno. E così via.

Trovo simpatico lo spettacolo dei due gondolieri che tranquillamente ma in modo esperto, chiacchierando fra loro o anche con i capitani di altre barche di passaggio, remano la gondola attraverso il traffico di natanti ben più grandi e motorizzati.

All you need to know to enjoy Venice like a local - take a gondola traghetto - ferry dock

Questa mappa mostra tutti e quattro i punti di approdo della gondola traghetto:

‣ Santa Sofia (sestiere di Cannaregio) ↹ Mercato di Rialto (sestiere di San Polo)
8:30 – 19:00 lun - ven
9:00 – 18:00 sabato, domenica e festivi

‣ Riva del Carbon (sestiere di San Marco) ↹ Riva del Vin (sestiere di San Polo)
9:00 – 12:00 lun - ven
Chiuso di sabato, domenica e festivi

‣ San Tomà (sestiere di San Polo) ↹ Calle del Traghetto (sestiere di San Marco)
8:30 – 19:00 lun - ven
9:00 – 18:30 sabato, domenica e festivi

‣ Santa Maria del Giglio (sestiere di San Marco) ↹ Chiesa della Madonna della Salute (sestiere di Dorsoduro)
9:00 - 18:00 lun - dom

Prendete questi orari un po' con le pinze. Ho sempre trovato le gondole di San Tomà e di Santa Maria del Giglio operative negli orari ufficiali, ma le altre due sono più irregolari.

Potete ingrandire o rimpicciolire la mappa usando i bottoni + e - in basso a sinistra o con la rotella del vostro mouse.
Cliccando su qualsiasi segnaposto si apre un pannello laterale con il nome dell’approdo e gli orari della gondola corrispondente.
Potete anche cliccare sul bottone a forma di rettangolo in alto a destra se preferite aprire la mappa in Google Maps in una nuova scheda del vostro browser oppure nella relativa app del vostro smartphone.


Evitate i comportamenti vietati e le multe connesse

Sono sicura che una o due volte (o cento volte) avrete sentito parlare di Venezia come di un museo a cielo aperto; beh, il confronto non è poi così forzato. Questo originale complesso di architettura unica, canali, ponti, pozzi, fontane, e piazze è un capolavoro che nonostante sia sopravvissuto per centinaia di anni, oggi è costantemente messo sotto pressione dal turismo di massa e dai cambiamenti climatici.

Non dovrebbe quindi stupirvi il fatto che il comune della città abbia compilato una lista di comportamenti considerati dannosi per Venezia e il suo delicato patrimonio. Questi comportamenti sono sanzionabili con multe salate e possono perfino risultare nel vostro immediato allontanamento dal luogo in cui siete stati trovati in fallo.

In generale non c'è niente di rivoluzionario nella lista, e se vi affidate al vostro normale senso civico non dovreste aver problemi.

Per esempio, se non siete in spiaggia, perché mai dovreste voler andare in giro in costume da bagno o a petto nudo e rischiare una multa da €250? Oppure, davvero l'acqua dei canali vi attira per farci una nuotata? Certo, alcuni veneziani (fra cui mio padre) ricordano con affetto quel periodo della loro infanzia in cui si tuffavano dai ponti, ma nessun residente fa intenzionalmente il bagno nei canali da almeno cinquant'anni. Quindi non c'è motivo perché lo facciate voi e rischiate di pagare €350 di multa.

Anche il divieto di gettare o abbandonare rifiuti per strada comporta una multa da €350. Se da un lato immagino nessuno sia sorpreso di questo divieto, desidero darvi qualche consiglio per rispettarlo, perché è richiesta un po' di preparazione. Cercate di tenere con voi una borsa di plastica riciclabile per gettarvi i vostri rifiuti nel corso della giornata, specialmente perché laddove i cestini sono numerosi nelle principali aree pubbliche, tendono invece a diradarsi velocemente nelle calli interne. La raccolta differenziata non viene fatta sui rifiuti delle strade, quindi se avete scarti riciclabili, vi pregherei di portarli ai vostri alloggi e usare il loro sistema di raccolta.


Consiglio | Un bel modo di ridurre i rifiuti di plastica e risparmiare allo stesso tempo è quello di tenere in borsa una bottiglia per l'acqua e riempirla utilizzando le numerose fontane pubbliche sparse per la città. L'acqua che ne spilla è completamente potabile e sempre fresca - un gran ristoro nelle torride giornate estive. A questo link potete trovare una mappa ufficiale di tutte queste fontane.


All you need to know to enjoy Venice like a local - public spigot in a pretty enclosure - reduce waste
All you need to know to enjoy Venice like a local - sign asking not to eat sitting on steps

Altri comportamenti non consentiti sono il dar da mangiare ai piccioni (la foto stereotipo coi colombi in Piazza San Marco potrebbe finire col costarvi fra 25 e 500 Euro), andare in bicicletta (a meno che non sia accompagnata a mano fra Piazzale Roma e la stazione dei treni), e campeggiare in aree pubbliche (la multa di €200 è molto più salata di un posto tenda in un campeggio, per cui vi sconsiglio di rischiare).

Da ultimo, ma non per questo meno importante, evitate di consumare cibo o bevande seduti su ponti, pozzi, gradini di chiese, o rive dei canali. Non sono stati pensati a quello scopo e potrebbero venire danneggiati. Potete invece rilassarvi in uno dei parchi o giardini pubblici; lì troverete panchine su cui accomodarvi e godervi uno snack o un picnic senza rischiare di essere multati. Ma non dimenticate di gettare i vostri rifiuti in modo responsabile.

I principali spazi verdi a Venezia sono:

- nel sestiere di Cannaregio: Parco Savorgnan e Parco di Villa Groggia
- nel sestiere di Santa Croce: Giardini Papadopoli
- nel sestiere di San Marco: Giardini Reali
- nel sestiere di Castello: Giardini della Marinaressa, Giardini Napoleonici, e Pineta di Sant'Elena (Parco delle Rimembranze)

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Afferrate la situazione "bagni"

Per una piccola e antica città, negli ultimi anni Venezia ha fatto grandi progressi nel fornire la sua popolazione e i visitatori di servizi igienici.

Finalmente sono finiti i tempi disagevoli in cui l'unico modo di usare un bagno era quello di entrare in un bar, ordinare qualcosa, e sfacciatamente fiondarsi ai servizi. Per tutti gli anni in cui io ho vissuto a Venezia quella era l'unica opzione disponibile, e di certo non era economica. Senza contare che, ordinando una bevanda al bar creavo le condizioni per una successiva tappa in un altro bar, in una spirale diabolica di bibite e bagni.

Fortunatamente, il comune ha introdotto un sistema di bagni pubblici che vengono regolarmente puliti e sono presenti in tutta la città - anche se la maggior parte si concentra nelle zone più turistiche. Vi consiglio di informarvi sulla loro ubicazione prima di uscire di casa perché, anche seguendo la segnaletica, non sono sempre facili da individuare. Il sito web di Veritas, l'azienda pubblica che gestisce i servizi ambientali di Venezia, ha una mappa di tutti i bagni pubblici e i loro orari di apertura.

L'accesso ai bagni costa €1,50 e vi serviranno monete per azionare i tornelli all'ingresso. Se non avete l'ammontare esatto, il personale delle pulizie a volte può cambiare qualche moneta da €1 o €2. Per alcuni questo prezzo potrebbe suonare eccessivo, ma io lo trovo onesto se confrontato col prezzo di una consumazione ad un bar per un bagno tipicamente pulito una sola volta al giorno.

All you need to know to enjoy Venice like a local - sign on bar stating they have no bathroom
All you need to know to enjoy Venice like a local - public bathrooms

Indossate scarpe comode

Piedi o articolazioni doloranti possono costituire la rovina di una visita di Venezia.

Sembrerà superfluo ribadirlo, ma sarete in piedi davvero a lungo in una città così completamente pedonale. Non solo per la maggior parte del tempo starete camminando su una pavimentazione di pietra, ma starete anche salendo e scendendo i gradini di ponti di varie forme e dimensioni, e spesso vi troverete anche a salire a bordo di barche quali gondole o vaporetti.

Le prestazioni delle vostre calzature verranno messe a dura prova, ve lo garantisco. Ho avuto vesciche e ginocchia doloranti anche indossando scarpe che si erano dimostrate perfettamente adeguate in altri contesti.

Potrei quasi consigliarvi di portarvene più di un paio, nel caso uno dei due si riveli non all'altezza. Le scarpe sportive vanno bene, ma vi consiglio di metterne in valigia anche un paio un po' meno informali per le cene al ristorante. E se siete amanti dei tacchi alti, riservateli per le passeggiate serali.

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